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Flatulenza: curiosità e cause

Flatulenza: curiosità e cause

Troppe puzzette al giorno possono essere sintomo di una patologia.

L'espulsione dei gas ingeriti con l'alimentazione e di quelli prodotti all'interno del nostro intestino è un fenomeno normale entro certi limiti, vediamo quali e come bisogna porre rimedio a questo fastidio.

Citando Wikipedia, dal latino flatu che significa soffio, la flatulenza, consiste in un accumulo anormale di gas intestinali con conseguente espulsione degli stessi dal retto.

Spesso la flatulenza arriva insieme al meteorismo (senzazione di pancia gonfia), questo succede quado i gas non riescono a trovare una via d'uscita.

Le cause  della flatulenza sono diverse: aumento dei processi fermentativi/putrefattivi come conseguenza di una dieta sbagliata oppure a causa di elevato stress o tensioni ma anche farmaci.

Quante scorregge al giorno sono considerate normali?

Quante scorregge fate al giorno?

È una tra le domande più gettonate sull'argomento in giro sul web, nonostante faccia sorridere è una domanda più che lecita. Secondo la rivista Healthy and Natural World, più o meno 20, è un valore considerato nella norma.

Da cosa è composta una scorreggia?

In parole povere, cosa contiene una scorreggia? Ci risponde la scienza, secondo cui un essere umano espelle in media da mezzo ad un litro e mezzo di gas ogni giorno. I gas contenuti nella scorreggia sono:

  • azoto (ingerito, il gas predominante)
  • ossigeno (ingerito)
  • metano (prodotto dai batteri)
  • anidride carbonica (sia ingerita che prodotta dai batteri)
  • idrogeno (prodotto dai batteri)
  • scatolo (maleodorante)
  • zolfo (maleodorante)
  • indolo (maleodorante)
  • acido butirrico (maleodorante)

Chiaramente questa composizione può variare da persona a persona a seconda di diversi fattori tra cui l'alimentazione in testa.

Quali sono le cause della flatulenza

Le cause della flatulenza come anticipato possono essere molteplici. Eccone un elenco:

  • Patologie: la gastrite, l'ulcera peptica (gastrica o duodenale), la colite, la sindrome da contaminazione dell'intestino tenue, sindrome del colon irritabile, ernia iatale (il reflusso), la colite, allergie e intolleranze alimentari, ansia, stress o depressione.
  • Abnorme fermentazione batterica. Quando la flatulenza non è riconducibile ad alcuna patologia o eruttazioni molto frequenti, molto probabilmente è proprio dovuta all'eccessiva fermentazione batterica. Questo succede a causa dell'ingestione di cibi ricchi di composti organici (oligosaccaridi) appartenenti agli zuccheri che arrivati nel colon contribuiscono alla sintesi dei gas tra cui quelli maleodoranti. In questi casi si definisce iperflatulenza pura.
  • Eccesso di crusca che può provocare oltre alla flatulenza anche tensioni addominali
  • Aerofagia, che letteralmente significa "mangiare aria", si verifica quando si apre la bocca per parlare, bere o mangiare. Ingoiare aria è del tutto normale, diventa un problema quando ne ingeriamo troppa magari a causa di un pasto frettoloso o di una bevanda gassata. Di solito all'aerofagia seguono le eruttazioni.

Come si diagnostica la flatulenza

Nella maggior parte dei casi la flatulenza è una conseguenza di una dieta sbagliata. Quindi la prima cosa da fare è parlarne con il proprio medico per dirigersi verso una sana e corretta alimentazione.

Esiste un esame che consiste nella raccolta del gas espulso, attraverso un tubo che viene inserito nell'ano del paziente, al fine analizzarne la composizione chimica. Se l'analisi dovesse rilevare l'azoto come gas prevalente allora si tratta di aerofagia. Nel caso fossero l'idrogeno e l'anidride carbonica a prevalere siamo in presenza di malassorbimento dei carboidrati.

Nel caso in cui dovesse diventare un vero e proprio disagio che influenza in maniera importante la vita sociale e la serenità è il caso di eseguire un'indagine. Il medico dovrà stabilire se la flatulenza:

  • è una conseguenza dell'assunzione di determinati alimenti, dunque potrebbe essere il sintomo di un'intolleranza alimentare. In questo caso sono utili i per l'intolleranza al lattosio e il breath test al sorbitolo o gli esami delle feci (misura del ph fecale) o del sangue per individuare la celiachia.
  • è una conseguenza di abitudini alimentari sbagliate, come l'abuso di bevande e dolciumi (molto zuccherine) o una dieta con poca frutta e verdura, con conseguente sindrome dell'intestino gocciolante (perdita della capacità di assorbimento della mucosa intestinale)
  • è una conseguenza dell'assunzione di farmaci
  • è riconducibili a determinate condizioni psicologiche, ad esempio stati di nervosismo, depressione, ipocondria e quindi potrebbe trattarsi di sindrome del colon irritabile
  • arriva insieme ad altri sintomi come la stitichezza o la diarrea, dolori addominali o perdite di sangue o muco e pertanto potrebbe derivare da un'infezione intestinale in corso
  • è associata a psoriasi, artrite, sangue o muco nelle feci, stitichezza alternata a diarrea potrebbe indicare la presenza di una malattia infiammatoria intestinale
  • è associata a feci di forma sottile (nastriformi) simile ad una matita e in pazienti con età superiore ai 50 anni e che presentano anche dolori addominali, sangue nelle feci e anemia potrebbe indicare la presenza di un tumore benigno o maligno al colon.

Quando c'è il sospetto di una possibile patologia grave si rendono necessari esami più approfonditi come la radiografia, la gastroscopia e la colonscopia.

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